A chi lavora, a chi sogna di migliorarsi, a chi si fa strumento per aiutare, salvare, far crescere.
A chi muore per questo. A chi ne difende il diritto, a chi lo consacra e lo onora.
Dopo tanto tempo ho realizzato di non avere inserito, in questa cronaca di suono e corpi, l'atto finale. Finalmente insieme negli spazi di Ibidem Aps, circolo culturale della capitale. Sono passati mesi oramai, ma la sensazione di essere tanto vicini da potersi toccare era talmente vivida che ancora ci rende increduli.
Nel silenzio del tetto di un palazzo la luce rivela l'attività selvatica di una creatura che si crede ferma in piedi, il petto al sole di questi giorni. La reclusione i divieti, un tempo che crediamo sospeso. Dunque; ci verrà forse restituito qualcosa? Ci verranno forse abbonati questi giorni, alla fine del nostro calendario? Non credo. Allora non è questo il tempo dell'attesa... è, invece, piena e inesorabile vita. EVA GRIECO
Prende la distanza l'ombra dal muro, diventa carne per guardare diventa forma per interrogare Eva Grieco ci mette la faccia per questo gioco per due clarinetti. Lockdown, giorno 32. Fino a qui tutto bene.....
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