Dopo tanto tempo ho realizzato di non avere inserito, in questa cronaca di suono e corpi, l'atto finale. Finalmente insieme negli spazi di Ibidem Aps, circolo culturale della capitale. Sono passati mesi oramai, ma la sensazione di essere tanto vicini da potersi toccare era talmente vivida che ancora ci rende increduli.
Nel silenzio del tetto di un palazzo la luce rivela l'attività selvatica di una creatura che si crede ferma in piedi, il petto al sole di questi giorni. La reclusione i divieti, un tempo che crediamo sospeso. Dunque; ci verrà forse restituito qualcosa? Ci verranno forse abbonati questi giorni, alla fine del nostro calendario? Non credo. Allora non è questo il tempo dell'attesa... è, invece, piena e inesorabile vita. EVA GRIECO
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